Cenni di Biologia

Qualche cenno di biologia per conoscere meglio il piccione

Il piccione, che attualmente si può considerare una specie commensale dell’uomo, proviene da razze domestiche selezionate per la produttività.
Ha un ciclo riproduttivo ininterrotto lungo l’intero arco dell’anno che ha luogo nel nostro ambiente climatico, cosa che gli ha consentito la propagazione abnorme riscontrabile ormai in ogni centro urbano.
Il colombo di città raggiunge un peso corporeo di 300/400 gr. e la sua razione giornaliera di cibo è di circa 30 gr. di prodotti, inoltre ingerisce 60/90 ml. d’acqua. E’ strettamente monogamo ed ha una vita media di circa cinque anni. A sei mesi raggiunge la maturità sessuale e a dieci giorni dall’accoppiamento la femmina depone il primo uovo, infine a distanza di due giorni ne depone un secondo.
La covata normale è costituita da due uova incubate alternativamente da entrambi i genitori. Il periodo di cova dura 18 giorni e lo svezzamento dei pulcini  due settimane. Dopo questo periodo inizia una nuova covata. Il nostro clima permette 5/6 covate annue ed una sopravvivenza allo svezzamento del 45%.
Da queste cifre è facile intuire che una popolazione è in grado di raddoppiarsi nell’arco di un solo anno!
L’elevata presenza di piccioni determina pericolose conseguenze dal punto di vista igienico-sanitario nei confronti dell’uomo, dando luogo a frequenti quanto pericolose zoonosi (trasmissioni di malattie da animale a uomo).

I volatili sono portatori diretti o indiretti di circa 60 malattie,  molte delle quali possono avere esiti addirittura mortali.  Tra le più frequenti si possono ricordare:

  • ORNITOSI: originata da un virus (Chlamidia Psittaci) che provoca infezioni del sistema respiratorio. Secondo alcuni studiosi il 10% delle malattie acute dell’apparato respiratorio dell’uomo è da imputarsi agli uccelli, che trasmettono quest’infezione attraverso le feci essiccate e quindi polverulente.
  • SALMONELLOSI: (agente patogeno: Salmonella Sp) che viene eliminata con le feci e può contagiare l’uomo in maniera diretta o indiretta (assunzione di cibi precedentemente infettati da insetti vettori quali le mosche).
  • CRIPTOCOCCOSI: l’infezione parte dai polmoni e si diffonde attraverso la circolazione in tutto il corpo. Le infezioni dell’encefalo e delle meningi – soprattutto nei bambini – possono essere mortali.
  • ISTOPLASMOSI: si presenta come un’infezione acuta e cronica del sistema immunitario che può essere confusa con la Tubercolosi. Molto spesso regredisce spontaneamente, ma i casi fulminanti sono mortali.
  • ASCARIDIOSI: attraverso le feci il piccione può eliminare uova di ascaridi che possono infettare il mantello di cani e di gatti.

Inoltre i colombi sono portatori di ectoparassiti:  i più pericolosi sono le ZECCHE (ARGAS REFLEXUS).

Le zecche, a causa della loro infestazione, possono essere vettori di uno Spirocheta del genere Borelia patogeno od addirittura mortale nei confronti dell’uomo (morbo di Lyme), responsabile di contagi con diffusione epidemica.

Nota dolente e allo stesso modo pericolosa è il GUANO (escrementi)  prodotto dai piccioni. Dove c’è un piccione c’è del guano di piccione!

 Le zone interessate si riferiscono a tetti, grondaie, mansarde, marcapiani, camignoli,  ma non sono da escludere neppure le parti più accessibili come i balconi, i terrazzi, i vani scala, ecc.
Il guano di piccione purtroppo secca e si frantuma in piccolissime particelle che possono venire inalate dall’essere umano provocando seri problemi di salute. Inoltre il guano di piccione emana un cattivo odore e sulle zone intaccate crea dei danni irrimediabili.
Altro comune e spiacevole danno riguarda l’occlusione dei condotti di scarico (grondaie) da sporcizia e carcasse di piccioni. Per questo è molto importante fare prevenzione tramite l’allontanamento e pulizia da guano di piccione grazie ai servizi offerti da SA.FI.

LE TRE COMBINAZIONI DEL GUANO DI PICCIONE

AZIONE MECCANICA

il piccione, per ingerire materiale lapideo ed assumere minerali, utilizza le zampe ed il becco provocando un’erosione delle superfici e successivo allargamento delle fessure.

AZIONE CHIMICA

il guano dei piccioni, depositandosi sulle superfici, determina, in combinazione con inquinanti atmosferici ed umidità dell’aria, un’azione corrosiva su marmi ed intonaci.
A questo collabora l’acqua che porta i componenti chimici all’interno delle fessure estendendo l’azione corrosiva in profondità.

AZIONE MICROBIOLOGICA

sul materiale organico, inoltre, si sviluppano funghi e batteri.
In particolare vi sono i solfo batteri che trasformano lo zolfo dell’aria in acido solforico il quale attacca il carbonato di calcio del marmo.

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